Fare domanda alle università inglesi? Facile, ma bisogna essere organizzati!

Nella Top 10 delle domande più gettonate di quest’anno c’è senza dubbio:  “Ma come hai fatto a fare domanda alle università in Inghilterra?“. Quindi ecco qui qualche consiglio.

Innanzitutto, bisogna avere le idee chiare. Infatti, a differenza del nostro caotico ( e lasciatemelo dire, piuttosto crudele!) sistema dei test d’ingresso, quello utilizzato dalle università inglesi è molto più organizzato.

Si fa domanda tramite il sito http://ucas.com/ , che permette di scegliere fino a 5 università. Quando dico che bisogna avere le idee chiare, è perché scegliere più o meno lo stesso corso di laurea sarebbe l’ideale: scegliendo, per esempio, medicina, giurisprudenza, economia eccetera non si dà l’idea di una grande decisione. UCAS stesso aiuta nello scegliere i corsi.

Fondamentale è poi il QUANDO si fa la domanda: per gli Inglesi le deadlines, e cioè le date di scadenza, sono fondamentali.Perciò, ecco dal sito UCAS le date più importanti. Come vedete, alcune domande devono essere mandate entro il 15 Ottobre, altre entro il 15 Gennaio. Sarebbe meglio quindi iniziare a pensarci dall’estate della quarta superiore.

Altra cosa da considerare è, ovviamente, la conoscenza dell’Inglese: meglio dimostrarlo con dei test riconosciuti a livello internazionale. Io ho fatto molti test Cambridge ESOL (es. CAE, CPE) , ma il più richiesto ( e anche più facile rispetto ai Cambridge) è l’IELTS. Questo test, composto da Reading, Writing, Speaking e Listening, si può fare in molte città d’Italia: potete prenotarlo dal sito del British Council . RICORDATE: l’IELTS vale solo 2 anni, quindi se potete fatelo poco prima di mandare la domanda. I risultati arrivano presto, massimo in 2 settimane.

Il sito UCAS è molto ben strutturato: se capite bene l’inglese (il che è essenziale, ovviamente, se volete studiare una materia in un’altra lingua) , a partire da “Where to start” troverete le 6 tappe per far domanda.

Ciò che differenzia il sistema UCAS da quello italiano è che, di solito, non c’è nessun test d’ingresso da fare. Più in là, una volta considerata la vostra domanda, è probabile che le università vi chiedano un colloquio, o anche un test scritto (a me non è successo). UCAS dà consigli molto precisi sulla pagina “How to apply”.Generalmente però, le cose più importanti da fare sono queste. Dopo esservi registrati, dovrete:

1) Completate l’opzione “Education”, mettendo tutti i vostri diplomi e prevedendo i voti di fine quinto anno. Infatti, visto che la deadline per l’invio delle domande è inevitabilmente prima dell’esame, dovrete prevedere un risultato, e anche eventuali voti per ogni materia.

2)Scrivere un personal statement, ossia un discorso in cui vi presentate, dicendo i vostri hobby e interessi, ciò che avete fatto in passato e ciò che volete fare in futuro. E’ importante dire PERCHE’ volete scegliere quella facoltà, ma soprattutto dar prova di decisione e di interesse . Non siate “italiani” in questo, e cioè fatevelo da soli il personal statement. L’università è una cosa seria, e soprattutto costosa. Sfortunatamente infatti, il governo Cameron ha aumentato le rate universitarie annuali a partire dall’anno accademico 2012/2013: dalle più ragionevoli 3370£ si passa alle 9000£.

A proposito di questo, apro un piccolo specchietto. L’università pubblica inglese è molto più cara rispetto a quella italiana, ma ha un migliore sistema di aiuti. Su direct.gov.uk troverete che anche per gli studenti internazionali è possibile chiedere lo Student Loan, ossia un prestito del governo che può pagarvi le intere rate universitarie. Ovviamente non è un regalo, dovrete ripagarle (anche se a una rata minima) non appena raggiungerete, una volta a lavoro, un totale annuale di stipendio. A questo comunque si può pensare una volta fatta la domanda e, soprattutto, una volta accettati dal corso che si è scelto. Per richiedere lo student loan, secondo compagni italiani che l’hanno fatto, basta scaricare un modulo e compilarlo.

Torniamo quindi alla terza tappa per far domanda:

3) Bisogna poi farsi scrivere delle referenze. Se siete fortunati e la vostra scuola è in grado di scrivervele in inglese, tanto di guadagnato. Io sono stata aiutata da un’insegnante di madrelingua da cui andavo privatamente. La referenza deve mettere in risalto le vostre capacità, prevedendo anche il risultato che avrete all’esame di maturità.

Una volta fatta la domanda, armatevi di santa, santissima pazienza e aspettate. Essendo io molto ansiosa e maniacalmente puntuale, ho inviato la domanda a Settembre. Alcune università mi hanno risposto subito, quella che volevo frequentare mi ha risposto solo a Dicembre. A proposito di questo, ricordate che le università possono farvi due tipi di offerte: l’UNCONDITIONAL OFFER e la CONDITIONAL OFFER. La prima vi accetta, senza bisogno di ulteriori dimostrazioni.La seconda invece è legata al vostro raggiungere un certo risultato: la mia università chiedeva l’85% all’esame di maturità. Alcune possono anche chiedervi un voto alto in qualche materia (per esempio, Matematica se il vostro corso è di Economia e via dicendo).

Ovviamente, potete fare domanda anche ad una sola università. Io però vi consiglio di fare come ho fatto io: ho fatto domanda alle 5 migliori università per la materia che volevo studiare dopo un po’ di ricerche su Internet. Infatti, non tutte le università chiedono lo stesso risultato: una, per esempio, mi aveva chiesto il 70% dell’esame.

Questo ci porta ad un’altra tappa del nostro processo: arriverà un momento, infatti, in cui dovrete scegliere quale sarà la vostra prima scelta (first choice). L’ideale è scegliere come prima scelta l’università che si vuole frequentare più di tutti, non importa quanto sia alto il voto che vi chiedono. Come seconda scelta (insurance choice) invece, scegliete un risultato più basso, per sicurezza.

Una volta avuto il risultato dell’esame, richiedete a scuola il Certificato internazionale, un diploma che descrive il vostro voto e il vostro esame in Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco. Sarebbe meglio se fosse la scuola a inviarlo alla vostra università, perché dà al tutto un tono più officiale (io non l’ho fatto e ho aspettato tantissimo per sapere la risposta perché gli addetti ai lavori londinesi non si fidavano di me; pensavano che avessi falsificato i documenti). Ecco altri consigli di UCAS in questo frangente.

Good luck 🙂

Leggete la mia pagina di F.A.Q. (Frequently Asked Questions) per ulteriori domande sull’iscrizione all’università. Se non vi rispondo vuol dire che la risposta alla vostra domanda viene già data dalla pagina!